Storia della funivia del Monte Agudo
e comprensorio sciistico
Nel 1948, su richiesta del Comune di Auronzo di Cadore all’Azienda di Soggiorno di Auronzo, si costituì un Comitato promotore per cercare di rendere partecipe la popolazione per la realizzazione di un impianto per la promozione della stagione invernale.
· Il 26 settembre 1948 fu indetta un’Assemblea Popolare durante la quale fu esposto, dal presidente del Comitato, l’andamento turistico soddisfacente. Un rappresentante di Villapiccola si disse più propenso alla realizzazione dell’impianto funiviario sul Monte Zovo, zona più soleggiata e di facile collegamento al vicino Comelico. Il presidente ed il sindaco dichiararono che non avrebbe comportato nessuna differenza al paese se l’impianto fosse stato realizzato a Villapiccola oppure a Villagrande, ma realizzare tale impianto sul Monte Zovo sarebbe costato di più in termini economici, essendo il percorso più lungo e pertanto con più piloni intermedi, mancanza di parcheggi alla partenza ed in posizione più sfavorevole per la costruzione di piste da sci. L’assemblea concluse, dopo ampia discussione, di nominare una Commissione composta da alcune persone appartenenti alle due frazioni le quali svolgessero dei sopraluoghi estivi ed invernali invitandoli a presentare una relazione che giustificasse la scelta della località.
· Il 18 aprile 1949, dopo varie riunioni del Comitato promotore, venne indetta un’Assemblea Pubblica per discutere e valutare la scelta della località. Nel frattempo i sottoscrittori per la costituzione della Società erano saliti a 73. Il Presidente ed il Sindaco illustrarono la relazione fatta dalla Commissione, la quale propose la costruzione dell’impianto nella zona del Monte Agudo. Infatti quest’area si prestava maggiormente a tale realizzazione sia perche la partenza dell’impianto previsto di fianco al Rio San Rocco si trovava in posizione centrale al paese, provvista di parcheggi, con l’arrivo in sommità del Monte con relativa possibilità di realizzare un ristoro, un panorama sicuramente incomparabile ed adatto alla costruzione di piste da sci ed altri impianti essendo la zona esposta maggiormente a nord, sia per l’innevamento da Novembre a Marzo. Il Sindaco improntò la scelta sul Monte Agudo e si poté dare inizio alla scelta dell’impianto e richiesta di preventivi. Dopo vari interventi in Presidente interpellò il Sindaco relativamente alla sottoscrizione di quote da parte del Comune. Lo stesso rispose informando che la decisione sarebbe stata presa in un prossimo Consiglio Comunale, dopo che il Comitato si fosse impegnato a presentare allo stesso comune un piano finanziario e di spesa.
· Il 23 ottobre 1949 dopo la sostenuta campagna di sottoscrizioni svolta dall’Azienda di Soggiorno per l’adesione alla Società in fase di costituzione l’Amministrazione Comunale comunicò che in seduta straordinaria aveva deliberato una sottoscrizione alla costituenda Società di lire 21.000.000; nel frattempo venne discusso il nome da dare alla Società, deciso per S.A.F.A (Società Azionaria Funivie Auronzane SPA) società per azioni. Stabilendone anche le quote in lire 1000 cadauna.
· Il 09 luglio 1950 con atto notarile fu costituita la Società S.A.F.A. S.p.A. con sede in Auronzo di Cadore. Il Consiglio di Amministrazione nominò un comitato tecnico affinché potesse seguire e valutare gli aspetti che riguardavano la costruzione di un impianto funiviario e albergo-ristoro alla sommità del Monte Agudo.
· Nel 1951 entrarono nel Consiglio di Amministrazione il nuovo Sindaco ed un consigliere in sostituzione di un dimissionario; si proseguì con la campagna di sottoscrizione alla Società. Lo stesso sindaco invitò la Società ad acquistare la seggiovia del “Col De Varda” a Misurina messa nel frattempo in vendita, con il Comune di Auronzo il quale diede il suo consenso all’acquisto versandone un contributo, motivando il predetto come interesse vitale per la frazione di Misurina. La proposta fu accettata provvedendo a darla in gestione a persone in loco.
· Il 22 ottobre 1952 il presidente, dopo numerose riunioni dell’Assemblea della Società, rassegnò le proprie dimissioni, sorte in seguito all’acquisto del “Col De Varda” in quanto i soci ne obbiettarono l’acquisto stesso sostenendo che le azioni sottoscritte dovevano essere impegnate esclusivamente per la Funivia da costruire in paese; il presidente chiarì la Sua posizione informando che il Consiglio di Amministrazione aveva deciso all’unanimità e su raccomandazione del Sindaco preoccupato dei problemi turistici. Dopo discussione le dimissioni furono accettate. Si decise di installare una sciovia Baby nella zona di Transacqua essendo la stessa maggiormente innevata e a nord, ma purtroppo trascorsi alcuni anni il servizio cessò.
· Il 26 aprile 1953 venne eletto il nuovo Presidente. Fu avanzata la proposta di realizzare una funivia come da relazione del Comitato Tecnico e della “Società Agudio di Torino”in seguito denominata “Piemonte Funivie Spa” di Torino per mezzo del suo ingegnere. Si sarebbe trattato di un mezzo Funiviario di tipo classico con le seguenti caratteristiche (vedi allegato A). A questa soluzione si arrivò dopo approfonditi esami e verifiche effettuate anche da parte di altre Ditte interessate alla costruzione, visite e sopraluoghi effettuati da vari tecnici.
· Il 26 settembre 1948 fu indetta un’Assemblea Popolare durante la quale fu esposto, dal presidente del Comitato, l’andamento turistico soddisfacente. Un rappresentante di Villapiccola si disse più propenso alla realizzazione dell’impianto funiviario sul Monte Zovo, zona più soleggiata e di facile collegamento al vicino Comelico. Il presidente ed il sindaco dichiararono che non avrebbe comportato nessuna differenza al paese se l’impianto fosse stato realizzato a Villapiccola oppure a Villagrande, ma realizzare tale impianto sul Monte Zovo sarebbe costato di più in termini economici, essendo il percorso più lungo e pertanto con più piloni intermedi, mancanza di parcheggi alla partenza ed in posizione più sfavorevole per la costruzione di piste da sci. L’assemblea concluse, dopo ampia discussione, di nominare una Commissione composta da alcune persone appartenenti alle due frazioni le quali svolgessero dei sopraluoghi estivi ed invernali invitandoli a presentare una relazione che giustificasse la scelta della località.
· Il 18 aprile 1949, dopo varie riunioni del Comitato promotore, venne indetta un’Assemblea Pubblica per discutere e valutare la scelta della località. Nel frattempo i sottoscrittori per la costituzione della Società erano saliti a 73. Il Presidente ed il Sindaco illustrarono la relazione fatta dalla Commissione, la quale propose la costruzione dell’impianto nella zona del Monte Agudo. Infatti quest’area si prestava maggiormente a tale realizzazione sia perche la partenza dell’impianto previsto di fianco al Rio San Rocco si trovava in posizione centrale al paese, provvista di parcheggi, con l’arrivo in sommità del Monte con relativa possibilità di realizzare un ristoro, un panorama sicuramente incomparabile ed adatto alla costruzione di piste da sci ed altri impianti essendo la zona esposta maggiormente a nord, sia per l’innevamento da Novembre a Marzo. Il Sindaco improntò la scelta sul Monte Agudo e si poté dare inizio alla scelta dell’impianto e richiesta di preventivi. Dopo vari interventi in Presidente interpellò il Sindaco relativamente alla sottoscrizione di quote da parte del Comune. Lo stesso rispose informando che la decisione sarebbe stata presa in un prossimo Consiglio Comunale, dopo che il Comitato si fosse impegnato a presentare allo stesso comune un piano finanziario e di spesa.
· Il 23 ottobre 1949 dopo la sostenuta campagna di sottoscrizioni svolta dall’Azienda di Soggiorno per l’adesione alla Società in fase di costituzione l’Amministrazione Comunale comunicò che in seduta straordinaria aveva deliberato una sottoscrizione alla costituenda Società di lire 21.000.000; nel frattempo venne discusso il nome da dare alla Società, deciso per S.A.F.A (Società Azionaria Funivie Auronzane SPA) società per azioni. Stabilendone anche le quote in lire 1000 cadauna.
· Il 09 luglio 1950 con atto notarile fu costituita la Società S.A.F.A. S.p.A. con sede in Auronzo di Cadore. Il Consiglio di Amministrazione nominò un comitato tecnico affinché potesse seguire e valutare gli aspetti che riguardavano la costruzione di un impianto funiviario e albergo-ristoro alla sommità del Monte Agudo.
· Nel 1951 entrarono nel Consiglio di Amministrazione il nuovo Sindaco ed un consigliere in sostituzione di un dimissionario; si proseguì con la campagna di sottoscrizione alla Società. Lo stesso sindaco invitò la Società ad acquistare la seggiovia del “Col De Varda” a Misurina messa nel frattempo in vendita, con il Comune di Auronzo il quale diede il suo consenso all’acquisto versandone un contributo, motivando il predetto come interesse vitale per la frazione di Misurina. La proposta fu accettata provvedendo a darla in gestione a persone in loco.
· Il 22 ottobre 1952 il presidente, dopo numerose riunioni dell’Assemblea della Società, rassegnò le proprie dimissioni, sorte in seguito all’acquisto del “Col De Varda” in quanto i soci ne obbiettarono l’acquisto stesso sostenendo che le azioni sottoscritte dovevano essere impegnate esclusivamente per la Funivia da costruire in paese; il presidente chiarì la Sua posizione informando che il Consiglio di Amministrazione aveva deciso all’unanimità e su raccomandazione del Sindaco preoccupato dei problemi turistici. Dopo discussione le dimissioni furono accettate. Si decise di installare una sciovia Baby nella zona di Transacqua essendo la stessa maggiormente innevata e a nord, ma purtroppo trascorsi alcuni anni il servizio cessò.
· Il 26 aprile 1953 venne eletto il nuovo Presidente. Fu avanzata la proposta di realizzare una funivia come da relazione del Comitato Tecnico e della “Società Agudio di Torino”in seguito denominata “Piemonte Funivie Spa” di Torino per mezzo del suo ingegnere. Si sarebbe trattato di un mezzo Funiviario di tipo classico con le seguenti caratteristiche (vedi allegato A). A questa soluzione si arrivò dopo approfonditi esami e verifiche effettuate anche da parte di altre Ditte interessate alla costruzione, visite e sopraluoghi effettuati da vari tecnici.
· Il 30 marzo 1954 il Consiglio di Amministrazione comunicò che il Capitale Sociale era aumentato con l’adesione di nuovi soci, decidendo anche la gestione in proprio della seggiovia del “Col De Varda” a Misurina, che dopo alcuni anni verrà ceduta ad operatori di Misurina stessa. Fu deciso di incaricare la Società “Piemonte Funivie Spa” alla costruzione della Funivia e di presentare il progetto esecutivo all’autorità competente, Ministero dei Trasporti di Roma ed al Comune di Auronzo di Cadore per il relativo benestare alla costruzione. Si decise inoltre di annettere alla stazione di arrivo sul Monte Agudo un albergo – ristorante - bar in modo da dare un ulteriore sviluppo ed incrementare i passaggi sull’impianto.
· Nel 1955 venne incaricato il progettista dell’albergo – ristorante - bar di collaudare le opere cementizie dell’impianto funiviario. Il 10 ottobre 1955 in seguito alle autorizzazioni del Ministero dei Trasporti ed il Comune di Auronzo, si diede inizio alla costruzione. Nel frattempo si era provveduto agli scavi necessari.
· Fine maggio 1956 la costruzione della funivia terminò superando alcuni problemi sorti durante i lavori, fra cui si rilevò che l’altezza del cavalletto intermedio in progetto di m. 25 non era sufficiente a garantire la stabilità delle funi e pertanto si dovette alzare di m. 11 e raggiungere l’altezza di m. 36. Le visite di ricognizione e collaudo da parte del Ministero dei Trasporti e vari tecnici si svolsero nei giorni 16 e 17 giugno 1956 senza rilevare seri problemi, si poté pertanto decidere per l’assunzione del personale, del direttore di esercizio e del Capo del Servizio.
Il 1 luglio 1956 ci fu l’apertura del nuovo impianto al pubblico esercizio con relativa cerimonia di inaugurazione. Il sindaco neoeletto invitò la Società alla realizzazione di uno skilift “Monte Agudo” ed a terminare i lavori all’albergo – ristorante - bar necessari ad incrementare la funivia e la stagione invernale. L’afflusso di persone si dimostrò da subito soddisfacente grazie alla pubblicità svolta ed alla novità dell’impianto essendo una delle poche Funivie esistenti in Italia.
· Nel 1957 si decise di costruire uno skilift da “Pomauria” a “Monte Agudo” e nell’inverno 1958 - 1959 entrò in funzione con una pista laterale con soddisfazione dei già numerosi sciatori. Nel frattempo venne valutata la necessità di costruire una pista che scenda fino al ponte “Malon” cercando nel contempo di trattare con i proprietari dei terreni interessati dalla costruzione, restii a cederli.
· A novembre del 1958 venne eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione. In seguito terminarono anche i lavori del nuovo albergo – ristorante - bar del Monte Agudo, pertanto si rese necessario propagandare un bando per la gestione dello stesso. Per la prima stagione invernale si diede in gestione provvisoriamente ad una famiglia, per poi passare negli anni successivi ad altre gestioni fino all’attuale conduzione. Per diversi anni si organizzarono cene e serate danzanti con la Funivia funzionante anche la sera. L’albergo constava 10 camere, 20 letti tutte con acqua corrente sia calda che fredda, di una sala ristorante e bar con un invidiabile panorama, al piano terra adibito a cantine deposito e alloggi del gestore. Naturalmente con l’aumentare dei passaggi ance la spesa era aumentata specialmente per quello che riguardava la costruzione dell’albergo arredato di tutto punto. In seguito si era provveduto alla costruzione della pista di discesa con esiti molto buoni, seppur in mezzo a tante difficoltà, riuscendo ad usufruire della strada silvo - pastorale già esistente, indispensabile per lo sviluppo della stagione invernale; si consideri che già negli anni 59 parecchi auronzani si sobbarcavano nelle giornate festive 1 o 2 ore a piedi per salire nella zona “Malon Basso” per fare qualche sciata e poi scendere a valle in mezzo al bosco. Dopo varie situazioni venutesi a creare tra gli anni 1959 - 1962 anche in considerazione delle sottoscrizioni di azione che non raggiunsero i risultati sperati, nel 1964 alla presenza del Sindaco, rilevata l’impossibilità di sanare la situazione finanziaria della Società, si decise di mettere in liquidazione La Società S.A.F.A. Spa, mentre in attesa della risoluzione dei problemi della stessa, di continuare la gestione degli impianti. Nel frattempo ad Auronzo di Cadore un gruppo d’imprenditori turisti, vista la situazione critica della Società S.A.F.A., si sta muovendo per non perdere tutto quello fatto per il bene del paese, per costituire una nuova Società denominata S.A.I.T. Srl. (Società Auronzana Impianti Turistici Società a Responsabilità Limitata) formata da 11 soci, successivamente aumentata con altre persone interessate all’incremento turistico del paese. Constatato di dotare il nostro paese si qualche impianto di skilift da adibire a campi scuola, nei primi anni di vita furono costruiti dapprima uno skilift alla spiaggia “Bucintoro”, poi successivamente non essendo questa località soleggiata, uno skilift alle pendici del Monte Calvario denominandolo “Paradiso 1” ed un altro skilift “Paradiso 2”. Entrambi gli impianti riconobbero un notevole successo trovandosi in una posizione centrale al paese, soleggiata e adatti ai principianti. Gli impianti denominati “Paradiso 1 e 2” funzionarono fino agli anni 80.
· Nel 1957 si decise di costruire uno skilift da “Pomauria” a “Monte Agudo” e nell’inverno 1958 - 1959 entrò in funzione con una pista laterale con soddisfazione dei già numerosi sciatori. Nel frattempo venne valutata la necessità di costruire una pista che scenda fino al ponte “Malon” cercando nel contempo di trattare con i proprietari dei terreni interessati dalla costruzione, restii a cederli.
· A novembre del 1958 venne eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione. In seguito terminarono anche i lavori del nuovo albergo – ristorante - bar del Monte Agudo, pertanto si rese necessario propagandare un bando per la gestione dello stesso. Per la prima stagione invernale si diede in gestione provvisoriamente ad una famiglia, per poi passare negli anni successivi ad altre gestioni fino all’attuale conduzione. Per diversi anni si organizzarono cene e serate danzanti con la Funivia funzionante anche la sera. L’albergo constava 10 camere, 20 letti tutte con acqua corrente sia calda che fredda, di una sala ristorante e bar con un invidiabile panorama, al piano terra adibito a cantine deposito e alloggi del gestore. Naturalmente con l’aumentare dei passaggi ance la spesa era aumentata specialmente per quello che riguardava la costruzione dell’albergo arredato di tutto punto. In seguito si era provveduto alla costruzione della pista di discesa con esiti molto buoni, seppur in mezzo a tante difficoltà, riuscendo ad usufruire della strada silvo - pastorale già esistente, indispensabile per lo sviluppo della stagione invernale; si consideri che già negli anni 59 parecchi auronzani si sobbarcavano nelle giornate festive 1 o 2 ore a piedi per salire nella zona “Malon Basso” per fare qualche sciata e poi scendere a valle in mezzo al bosco. Dopo varie situazioni venutesi a creare tra gli anni 1959 - 1962 anche in considerazione delle sottoscrizioni di azione che non raggiunsero i risultati sperati, nel 1964 alla presenza del Sindaco, rilevata l’impossibilità di sanare la situazione finanziaria della Società, si decise di mettere in liquidazione La Società S.A.F.A. Spa, mentre in attesa della risoluzione dei problemi della stessa, di continuare la gestione degli impianti. Nel frattempo ad Auronzo di Cadore un gruppo d’imprenditori turisti, vista la situazione critica della Società S.A.F.A., si sta muovendo per non perdere tutto quello fatto per il bene del paese, per costituire una nuova Società denominata S.A.I.T. Srl. (Società Auronzana Impianti Turistici Società a Responsabilità Limitata) formata da 11 soci, successivamente aumentata con altre persone interessate all’incremento turistico del paese. Constatato di dotare il nostro paese si qualche impianto di skilift da adibire a campi scuola, nei primi anni di vita furono costruiti dapprima uno skilift alla spiaggia “Bucintoro”, poi successivamente non essendo questa località soleggiata, uno skilift alle pendici del Monte Calvario denominandolo “Paradiso 1” ed un altro skilift “Paradiso 2”. Entrambi gli impianti riconobbero un notevole successo trovandosi in una posizione centrale al paese, soleggiata e adatti ai principianti. Gli impianti denominati “Paradiso 1 e 2” funzionarono fino agli anni 80.
·
Nel 1963 constatata la situazione della
Società S.A.F.A. che stava precipitando verso la chiusura della funivia, la S.A.I.T.
Srl propose al Comune di Auronzo di assumere la gestione della funivia,
dell’albergo e dello skilift “Pomauria”; la proposta fu accettata con la
soddisfazione dell’Amministrazione Comunale e della cittadinanza. Nel 1966
la S.A.I.T. Srl iniziò la gestione vera e propria di tutti gli impianti e
valutò di costruire una pista di discesa “Monte Agudo – Malon Basso” una pista
larga 40/50 metri e trattando e definendo con i proprietari dei terreni
interessati dalla pista. Nel frattempo con l’Amministrazione Comunale si trattarono
le modalità di gestione.
· Nel 1969 il Comune di Auronzo terminò la costruzione dello Stadio del Ghiaccio e su richiesta della stessa Amministrazione Comunale la Società S.A.I.T. Srl si interessò alla gestione provvisoria per un anno, acquistando 100 paia di pattini per il noleggio e organizzando peri il 30 agosto 1969 una manifestazione di pattinaggio artistico in occasione delle premiazioni del Gran Premio Motonautico del Cadore con molto afflusso di spettatori.
· Nel 1970 in seguito all’adesione di 50 proprietari dei terrene interessati dalla pista ( 2 proprietari della zona Ponte Malon per motivi personali si rifiutarono di aderire, senza tuttavia creare seri problemi in quanto si poteva utilizzare la strada Silvo - Pastorale già esistente) e grazie alla collaborazione di alcuni soci, si iniziarono a tagliare gli alberi, alla costruzione di muri di sostegno e con mezzi meccanici allo sbancamento. La pista fu terminata per la stagione invernale. Il Monte Agudo impresse decisamente un notevole sviluppo e nei periodi natalizi e festivi invernali i parcheggi di Via Alpini e San Rocco erano affollati inverosimilmente. Con la funivia i passaggi degli sciatori provenienti da tutto il Veneto aumentarono notevolmente, si consideri che in una sola giornata oltre 1100 persone furono trasportate in vetta.
· Nel 1972 la S.A.I.T. Srl visto che il trismo invernale rappresentava uno strumento fondamentale di vita. Venne acquistato da un meccanico di Cortina un mezzo battipista, il secondo esistente nel Veneto e con la collaborazione del Comune e del CLUB Sportivo di Auronzo vennero organizzati i campionati italiani universitari, la discesa libera e lo slalom gigante da “Monte Agudo” a “Malon Basso” con gli sciatori trasportati in vetta dal mezzo battipista, e gara di slalom speciale nella zona di “Taiarezze” la numerosa partecipazione diede al paese un importante sviluppo invernale portando le presenze ad oltre 170.000). Nello stesso anno la Società decise di costruire la sciovia “Malon Basso - Pomauria” per una lunghezza di metri 900, questo impianto portò un grande sviluppo all’area tanto che un privato decise di costruire uno Skibar nella zona di Malon. Fu studiato un piano organico di sviluppo progressivo degli impianti ed attrezzature turistiche e la costruzione immediata di un mezzo di risalita, identificato in una seggiovia biposto con partenza “Taiarezze” ed arrivo a “Malon Basso” nelle immediate vicinanze dello skilift “Malon”. Nel corso dell’anno era stato inoltre predisposto un progetto per la costruzione di una piscina coperta sottostante lo stadio del ghiaccio.
· Nel 1976 si proseguì a discutere, mentre in seguito ad avvenute incomprensioni, nei programmi di sviluppo proposti, vennero abbandonate proseguendo alla gestione degli impianti fino alla fine della stagione estiva; gli Amministratori in cerica diedero le dimissioni con conseguenti nuove nomine.
· Nel 1978 la Società tramite l’erogazione di un contributo Provinciale destinato alla costruzione della piscina che venne accantonato, e la sottoscrizione di quote da parte dei paesani provvide alla costruzione della seggiovia biposto “Taiarezze - Fedo” ed alla costruzione di una variante di pista fino alla partenza dell’impianto in quanto quella zona si prestava maggiormente agli sport dello sci e anche per gli ampi spazzi di parcheggio.
· Nel 1969 il Comune di Auronzo terminò la costruzione dello Stadio del Ghiaccio e su richiesta della stessa Amministrazione Comunale la Società S.A.I.T. Srl si interessò alla gestione provvisoria per un anno, acquistando 100 paia di pattini per il noleggio e organizzando peri il 30 agosto 1969 una manifestazione di pattinaggio artistico in occasione delle premiazioni del Gran Premio Motonautico del Cadore con molto afflusso di spettatori.
· Nel 1970 in seguito all’adesione di 50 proprietari dei terrene interessati dalla pista ( 2 proprietari della zona Ponte Malon per motivi personali si rifiutarono di aderire, senza tuttavia creare seri problemi in quanto si poteva utilizzare la strada Silvo - Pastorale già esistente) e grazie alla collaborazione di alcuni soci, si iniziarono a tagliare gli alberi, alla costruzione di muri di sostegno e con mezzi meccanici allo sbancamento. La pista fu terminata per la stagione invernale. Il Monte Agudo impresse decisamente un notevole sviluppo e nei periodi natalizi e festivi invernali i parcheggi di Via Alpini e San Rocco erano affollati inverosimilmente. Con la funivia i passaggi degli sciatori provenienti da tutto il Veneto aumentarono notevolmente, si consideri che in una sola giornata oltre 1100 persone furono trasportate in vetta.
· Nel 1972 la S.A.I.T. Srl visto che il trismo invernale rappresentava uno strumento fondamentale di vita. Venne acquistato da un meccanico di Cortina un mezzo battipista, il secondo esistente nel Veneto e con la collaborazione del Comune e del CLUB Sportivo di Auronzo vennero organizzati i campionati italiani universitari, la discesa libera e lo slalom gigante da “Monte Agudo” a “Malon Basso” con gli sciatori trasportati in vetta dal mezzo battipista, e gara di slalom speciale nella zona di “Taiarezze” la numerosa partecipazione diede al paese un importante sviluppo invernale portando le presenze ad oltre 170.000). Nello stesso anno la Società decise di costruire la sciovia “Malon Basso - Pomauria” per una lunghezza di metri 900, questo impianto portò un grande sviluppo all’area tanto che un privato decise di costruire uno Skibar nella zona di Malon. Fu studiato un piano organico di sviluppo progressivo degli impianti ed attrezzature turistiche e la costruzione immediata di un mezzo di risalita, identificato in una seggiovia biposto con partenza “Taiarezze” ed arrivo a “Malon Basso” nelle immediate vicinanze dello skilift “Malon”. Nel corso dell’anno era stato inoltre predisposto un progetto per la costruzione di una piscina coperta sottostante lo stadio del ghiaccio.
· Nel 1976 si proseguì a discutere, mentre in seguito ad avvenute incomprensioni, nei programmi di sviluppo proposti, vennero abbandonate proseguendo alla gestione degli impianti fino alla fine della stagione estiva; gli Amministratori in cerica diedero le dimissioni con conseguenti nuove nomine.
· Nel 1978 la Società tramite l’erogazione di un contributo Provinciale destinato alla costruzione della piscina che venne accantonato, e la sottoscrizione di quote da parte dei paesani provvide alla costruzione della seggiovia biposto “Taiarezze - Fedo” ed alla costruzione di una variante di pista fino alla partenza dell’impianto in quanto quella zona si prestava maggiormente agli sport dello sci e anche per gli ampi spazzi di parcheggio.
·
Durante l’anno 1980 si svolsero riunioni
e programmi anche con la nuova Amministrazione Comunale con il neo sindaco.
· Negli anni a proseguire fino al 1984 la situazione finanziaria della Società andò precipitando e il Presidente all’assemblea dei soci del 30 luglio 1984 comunicò la grave situazione creatasi con la gestione della seggiovia sempre soggetta a grossi interventi e spese. Informò che l’Amministrazione Comunale si era attivata per creare una società con la Regione del Veneto, sempre con gli scopi sociali di sviluppo turistico del paese. In quello stesso periodo il Comune di Auronzo costituì la Società “Auronzo D’Inverno” Società a responsabilità limitata con la partecipazione delle Società Veneta Canalgrande Spa di Venezia società della Regione Veneto. Viene altresì discussa l’opportunità di incorporare la S.A.I.T. entrando così in possesso di tutti gli impianti del Monte Agudo.
· Nel 1985 la S.A.I.T. in un’assemblea dei soci, vista l’impossibilità di proseguire con la gestione della funivia del Monte Agudo, decise, d’accordo con l’Amministrazione Comunale , considerata la relazione tecnica richiesta da quest’ultima per una ipotesi tecnica ed economica sulla ricostruzione dell’impianto funiviario per renderlo competitivo agli anni 90 che richiedeva una grossa spesa, la chiusura della funivia proseguendo nel frattempo alla gestione degli impianti e trattando un’eventuale fusione per incorporazione con la Società Auronzo D’Inverno srl. Nello stesso anno Auronzo D’Inverno provvedeva alla realizzazione di uno skilift con partenza a “Fedo” di fianco all’arrivo della seggiovia “Taiarezze-Fedo” in modo da poter collegare la zona con Monte Agudo altrimenti isolata quindi con due impianti fermi. Venne anche acquistato un nuovo mezzo battipista.
· Il 15 luglio 1986 la S.A.I.T. Srl in occasione dell’assemblea dei soci fece pressione all’Amministrazione Comunale al fine di arrivare al più presto alla fusione con Auronzo D’Inverno. Si stava anche valutando la possibilità di far parte del consorzio Dolomiti Superski Dolomiti ritenendo di vitale importanza l’inserimento degli impianti.
· Nel 1987 la S.A.I.T. impossibilitata a proseguire al funzionamento del nuovo skilift costruito nel 1985 a “Fedo”, in quanto troppo ripido e non usufruibile dalla maggior parte degli sciatori, la Società Auronzo D’Inverno dopo accordi con la proprietà, provvedeva al suo smantellamento ed alla costruzione di una nuova seggiovia doppia nello stesso tracciato. L’Assemblea dei Soci nominò il suo Presidente il quale proseguì alla realizzazione della cabina elettrica a “Pomauria” occorrente al funzionamento del nuovo impianto, promovendo una campagna per la sottoscrizione di quote alla Società, essendo importante la partecipazione di tutti i preposti al turismo. La seggiovia cominciò a funzionare nonostante l’autunno caratterizzato da un tempo inclemente, ma comunque giusto per il periodo natalizio, con grande soddisfazione per gli sciatori. Nel frattempo fu istituita una pratica per l’assunzione di un mutuo con l’Istituto Bancario per poter sopperire alle spese.
· Nei primi mesi del 1988 nel Consiglio di Amministrazione dell’Auronzo D’Inverno fu nominato il nuovo presidente e l’Amministratore delegato della Società Edilizia Canalgrande di Venezia. Il Consiglio approvò l’offerta proposta da alcuni auronzani di accettare a titolo gratuito una nuova pista da sci costruita secondo le norme F.I.S.I. dalla zona di “Fedo” a “Taiarezze” con l’arrivo in prossimità della seggiovia, con sicuro beneficio per il comprensorio e per il paese. Il Comune di Auronzo visto il fervore creato in paese optò per la costruzione di una nuova pista da “Malon” a congiungersi con la zona “Costa” creando in questo modo una serie di alternative per tutte le capacità.
· Nel 1989 l’Associazioni albergatori di Auronzo propose alla Società, vista l’ultimazione di tutte le piste dal “Monte Agudo” “Taiarezze”, di invitare per l’inaugurazione della pista Alberto Tomba, campione del mondo di discesa. La Società accettò la proposta e il 2 gennaio con grande partecipazione di pubblico e sciatori, Alberto Tomba dedicò tutta la giornata allo sci ed al pubblico di Auronzo proponendo di dare il suo nome alla pista, con grande soddisfazione degli sciatori.
· Dal 1990 al 1992 la S.A.I.T. proseguì la gestione degli impianti formalizzando l’atto di cessione all’Auronzo D’Inverno, cessando quindi del tutto l’attività.
· Negli anni a proseguire fino al 1984 la situazione finanziaria della Società andò precipitando e il Presidente all’assemblea dei soci del 30 luglio 1984 comunicò la grave situazione creatasi con la gestione della seggiovia sempre soggetta a grossi interventi e spese. Informò che l’Amministrazione Comunale si era attivata per creare una società con la Regione del Veneto, sempre con gli scopi sociali di sviluppo turistico del paese. In quello stesso periodo il Comune di Auronzo costituì la Società “Auronzo D’Inverno” Società a responsabilità limitata con la partecipazione delle Società Veneta Canalgrande Spa di Venezia società della Regione Veneto. Viene altresì discussa l’opportunità di incorporare la S.A.I.T. entrando così in possesso di tutti gli impianti del Monte Agudo.
· Nel 1985 la S.A.I.T. in un’assemblea dei soci, vista l’impossibilità di proseguire con la gestione della funivia del Monte Agudo, decise, d’accordo con l’Amministrazione Comunale , considerata la relazione tecnica richiesta da quest’ultima per una ipotesi tecnica ed economica sulla ricostruzione dell’impianto funiviario per renderlo competitivo agli anni 90 che richiedeva una grossa spesa, la chiusura della funivia proseguendo nel frattempo alla gestione degli impianti e trattando un’eventuale fusione per incorporazione con la Società Auronzo D’Inverno srl. Nello stesso anno Auronzo D’Inverno provvedeva alla realizzazione di uno skilift con partenza a “Fedo” di fianco all’arrivo della seggiovia “Taiarezze-Fedo” in modo da poter collegare la zona con Monte Agudo altrimenti isolata quindi con due impianti fermi. Venne anche acquistato un nuovo mezzo battipista.
· Il 15 luglio 1986 la S.A.I.T. Srl in occasione dell’assemblea dei soci fece pressione all’Amministrazione Comunale al fine di arrivare al più presto alla fusione con Auronzo D’Inverno. Si stava anche valutando la possibilità di far parte del consorzio Dolomiti Superski Dolomiti ritenendo di vitale importanza l’inserimento degli impianti.
· Nel 1987 la S.A.I.T. impossibilitata a proseguire al funzionamento del nuovo skilift costruito nel 1985 a “Fedo”, in quanto troppo ripido e non usufruibile dalla maggior parte degli sciatori, la Società Auronzo D’Inverno dopo accordi con la proprietà, provvedeva al suo smantellamento ed alla costruzione di una nuova seggiovia doppia nello stesso tracciato. L’Assemblea dei Soci nominò il suo Presidente il quale proseguì alla realizzazione della cabina elettrica a “Pomauria” occorrente al funzionamento del nuovo impianto, promovendo una campagna per la sottoscrizione di quote alla Società, essendo importante la partecipazione di tutti i preposti al turismo. La seggiovia cominciò a funzionare nonostante l’autunno caratterizzato da un tempo inclemente, ma comunque giusto per il periodo natalizio, con grande soddisfazione per gli sciatori. Nel frattempo fu istituita una pratica per l’assunzione di un mutuo con l’Istituto Bancario per poter sopperire alle spese.
· Nei primi mesi del 1988 nel Consiglio di Amministrazione dell’Auronzo D’Inverno fu nominato il nuovo presidente e l’Amministratore delegato della Società Edilizia Canalgrande di Venezia. Il Consiglio approvò l’offerta proposta da alcuni auronzani di accettare a titolo gratuito una nuova pista da sci costruita secondo le norme F.I.S.I. dalla zona di “Fedo” a “Taiarezze” con l’arrivo in prossimità della seggiovia, con sicuro beneficio per il comprensorio e per il paese. Il Comune di Auronzo visto il fervore creato in paese optò per la costruzione di una nuova pista da “Malon” a congiungersi con la zona “Costa” creando in questo modo una serie di alternative per tutte le capacità.
· Nel 1989 l’Associazioni albergatori di Auronzo propose alla Società, vista l’ultimazione di tutte le piste dal “Monte Agudo” “Taiarezze”, di invitare per l’inaugurazione della pista Alberto Tomba, campione del mondo di discesa. La Società accettò la proposta e il 2 gennaio con grande partecipazione di pubblico e sciatori, Alberto Tomba dedicò tutta la giornata allo sci ed al pubblico di Auronzo proponendo di dare il suo nome alla pista, con grande soddisfazione degli sciatori.
· Dal 1990 al 1992 la S.A.I.T. proseguì la gestione degli impianti formalizzando l’atto di cessione all’Auronzo D’Inverno, cessando quindi del tutto l’attività.
·
Nel 1990 l’Auronzo D’Inverno venne
accolta quale consorziata nel Consorzio Esercenti Impianti a Fune di Cortina –
San Vito – Misurina, (lo stesso Consorzio fa parte del Dolomiti Superski grande
organizzazione d’impianti a fune), pertanto per Auronzo oltre che comportare
inevitabili oneri per l’adesione e l’acquisto dei macchinari necessari alla
segnalazione dei passaggi sugli impianti, tramite l’apposito skipass rilasciato
ad ogni sciatore ed usufruibile anche su tutto il comprensorio del Superski,
decretò la premessa dal lato pubblicitario ed un incremento di passaggi anche
sui nostri impianti. Venne discussa anche la necessità di realizzare l’impianto
d’innevamento da “Taiarezze” a “Malon Basso” in modo tale da fornire sicurezza
di neve sulle piste nella parte bassa, si verificarono le dimissioni del
Presidente e l’entrata di un sostituto fino al 1992.
· Il 09 dicembre 1992 con atto notarile ci fu la fusione per incorporazione tra l’Auronzo D’Inverno Srl e la S.A.I.T. Srl, pertanto tutta la proprietà di quest’ultima passo alla nuova Società. Nel frattempo si rinnovarono le carice anche del nuovo presidente dimostrando intraprendenza ed ottimismo definendo, tra le altre cose, un finanziamento con la Società Edilizia Canalgrande di Venezia di lire 1.000.000.000 (un miliardo) al tasso del 2% per la durata di 10 anni rinnovabili, denaro servito anche per l’acquisto degli impianti della S.A.I.T. nel corso dell’anno la Società Canalgrande cedette al Comune di Auronzo l’intera sua partecipazione nell’Auronzo D’Inverno diventando lo stesso Comune socio di maggioranza. Inoltre si sostituì il vecchio skilift di “Pomauria” con uno moderno e di portata maggiore.
· Nel 1993 si stavano predisponendo progetti e preventivi per un impianto di innevamento programmato da “Taiarezze” alla zona “Malon Basso”, impianto ormai inderogabile per lo sviluppo invernale della zona, e nel 1994 iniziarono i lavori di scavo, posa tubazioni e sale pompe, serbatoio ascua con corre di raffreddamento così da funzionare per l’inverno ed acquistati 4 cannoni da neve. In quello stesso anno la Società acquistò dalla locale Scuola Sci Auronzo-Misurina uno piccolo skilift denominato “Ansiei” adibito a ca,petto scuola situato a “Taiarezze” di fianco alla partenza della seggiovia, impianto e Skibar costruiti ancora nel 1980.
· Nell’anno 1995 la Società sostenne, con l’aiuto del Comune, la revisione generale della seggiovia “Taiarezze-Fedo” e dello skilift “Ansiei” necessari al loro funzionamento, l’acquisto di un altro mezzo battipista vagliando la necessità di allargare alcuni tratti di pista indispensabili per la sicurezza degli sciatori.
· Dal 1996 al 2002 l’Auronzo D’Inverno su richiesta del Comune gestì anche le piste da fondo in località “Palus San Marco” seguite per tutti gli aspetti organizzativi e di gestione con l’utilizzo di un mezzo battipista acquistato dal Comune e la segnaletica necessaria alle piste e controlli vari.
· Il 1997 si rivelò un anno impegnativo in quanto iniziarono i lavori per l’allargamento delle piste esistenti “Follina e Taiarezze” acquistandone i terreni di proprietà privata, all’installazione di una torre di raffreddamento alla base dell’impianto di innevamento alla base dell’impianto di innevamento di “Taiarezze” necessario a sfruttare maggiormente l’acqua portandola più velocemente alla temperatura richiesta per il funzionamento dei cannoni da neve,sfruttandone così al massimo l’impianto;si è inoltre reso necessario provvedere all’allargamento del fabbricato in legno della partenza della seggiovia “Taiarezze” necessario all’installazione dei nuovi armadi elettrici. Inoltre considerato l’ottima collaborazione sia con l’Amministrazione Comunale che con A.P.T. Dolomiti venne deciso di aprire il nuovo ufficio Skipass presso l’Ufficio Informazioni Turistiche, quindi più agevole per il turista. Si decise per l’ampliamento dello Skibar il località “Taiarezze” con la costruzione di una terrazza chiusa e la gestione diretta del predetto,all’acquisto dopo varie discussioni, di un’apposita macchina emettitrice di skipass giornalieri da installare presso la cassa degli impianti in modo da avere in ogni momento la situazione di venduti e controlli vari, nonché in collaborazione con il locale Consorzio Turistico ad una campagna pubblicitaria e ad altri incontri con giornalisti di varie testate di giornali con una visione completa dell’offerta. Si acquistarono altri cannoni da neve necessari al maggior sviluppo di piste ed altri materiali per la sicurezza.
· Nel 1998 si optò per l’installazione di un ponte radio dalla partenza della seggiovia “Taiarezze” a tutte le stazioni di partenza ed arrivo degli impianti a mezzo ri ricetrasmittenti necessari per il buon funzionamento e per eventuali necessità di soccorso sulle piste da sci, si stabilì di agevolare i soci applicando degli sconti sugli impianti, di provvedere alla stampa delle nuove tessere skipass pubblicizzando alcune ditte locali. Con la collaborazione dello Sci Club e della Scuola Sci si sono svolte sulle piste alcune importanti gare a livello nazionale.
· Nel 1999 si è provveduto alla sistemazione definitiva delle reti di protezione lungo diversi tratti di pista per dare maggior sicurezza agli sciatori. La stagione invernale fu caratterizzata da un calo di passaggi sugli impianti dovuto alle cattive condizioni atmosferiche, con scarsità di precipitazioni nevose. Alla luce di quanto sopra di quanto sopra si rese necessaria la costruzione di un ulteriore impianto di innevamento che interessasse tutta la zona alta. A tal proposito fu fissato un incontro con la Giunta Comunale durante il quale si espose il problema e nello stesso incontro il Sindaco propose di accedere ad un finanziamento per la costruzione dell’impianto da “Malon” a “Monte Agudo”, venne suggerito di cercare una soluzione per un’eventuale sostituzione dello skilift “Malon-Pomauria” il quale pochi anni dopo non potrà più adempiere al funzionamento. Il Presidente di Auronzo D’Inverno invitò la Giunta affinché provvedesse all’acquisto di tutti i terreni interessati alle piste e impianti, essendo il Comune proprietario di circa il 70% del comprensorio del Monte Agudo, nonche cercare una soluzione al fabbricato del Rifugio ristorante informando anche della risoluzione del contratto da parte del gestore per l’anno successivo.
· Il 09 dicembre 1992 con atto notarile ci fu la fusione per incorporazione tra l’Auronzo D’Inverno Srl e la S.A.I.T. Srl, pertanto tutta la proprietà di quest’ultima passo alla nuova Società. Nel frattempo si rinnovarono le carice anche del nuovo presidente dimostrando intraprendenza ed ottimismo definendo, tra le altre cose, un finanziamento con la Società Edilizia Canalgrande di Venezia di lire 1.000.000.000 (un miliardo) al tasso del 2% per la durata di 10 anni rinnovabili, denaro servito anche per l’acquisto degli impianti della S.A.I.T. nel corso dell’anno la Società Canalgrande cedette al Comune di Auronzo l’intera sua partecipazione nell’Auronzo D’Inverno diventando lo stesso Comune socio di maggioranza. Inoltre si sostituì il vecchio skilift di “Pomauria” con uno moderno e di portata maggiore.
· Nel 1993 si stavano predisponendo progetti e preventivi per un impianto di innevamento programmato da “Taiarezze” alla zona “Malon Basso”, impianto ormai inderogabile per lo sviluppo invernale della zona, e nel 1994 iniziarono i lavori di scavo, posa tubazioni e sale pompe, serbatoio ascua con corre di raffreddamento così da funzionare per l’inverno ed acquistati 4 cannoni da neve. In quello stesso anno la Società acquistò dalla locale Scuola Sci Auronzo-Misurina uno piccolo skilift denominato “Ansiei” adibito a ca,petto scuola situato a “Taiarezze” di fianco alla partenza della seggiovia, impianto e Skibar costruiti ancora nel 1980.
· Nell’anno 1995 la Società sostenne, con l’aiuto del Comune, la revisione generale della seggiovia “Taiarezze-Fedo” e dello skilift “Ansiei” necessari al loro funzionamento, l’acquisto di un altro mezzo battipista vagliando la necessità di allargare alcuni tratti di pista indispensabili per la sicurezza degli sciatori.
· Dal 1996 al 2002 l’Auronzo D’Inverno su richiesta del Comune gestì anche le piste da fondo in località “Palus San Marco” seguite per tutti gli aspetti organizzativi e di gestione con l’utilizzo di un mezzo battipista acquistato dal Comune e la segnaletica necessaria alle piste e controlli vari.
· Il 1997 si rivelò un anno impegnativo in quanto iniziarono i lavori per l’allargamento delle piste esistenti “Follina e Taiarezze” acquistandone i terreni di proprietà privata, all’installazione di una torre di raffreddamento alla base dell’impianto di innevamento alla base dell’impianto di innevamento di “Taiarezze” necessario a sfruttare maggiormente l’acqua portandola più velocemente alla temperatura richiesta per il funzionamento dei cannoni da neve,sfruttandone così al massimo l’impianto;si è inoltre reso necessario provvedere all’allargamento del fabbricato in legno della partenza della seggiovia “Taiarezze” necessario all’installazione dei nuovi armadi elettrici. Inoltre considerato l’ottima collaborazione sia con l’Amministrazione Comunale che con A.P.T. Dolomiti venne deciso di aprire il nuovo ufficio Skipass presso l’Ufficio Informazioni Turistiche, quindi più agevole per il turista. Si decise per l’ampliamento dello Skibar il località “Taiarezze” con la costruzione di una terrazza chiusa e la gestione diretta del predetto,all’acquisto dopo varie discussioni, di un’apposita macchina emettitrice di skipass giornalieri da installare presso la cassa degli impianti in modo da avere in ogni momento la situazione di venduti e controlli vari, nonché in collaborazione con il locale Consorzio Turistico ad una campagna pubblicitaria e ad altri incontri con giornalisti di varie testate di giornali con una visione completa dell’offerta. Si acquistarono altri cannoni da neve necessari al maggior sviluppo di piste ed altri materiali per la sicurezza.
· Nel 1998 si optò per l’installazione di un ponte radio dalla partenza della seggiovia “Taiarezze” a tutte le stazioni di partenza ed arrivo degli impianti a mezzo ri ricetrasmittenti necessari per il buon funzionamento e per eventuali necessità di soccorso sulle piste da sci, si stabilì di agevolare i soci applicando degli sconti sugli impianti, di provvedere alla stampa delle nuove tessere skipass pubblicizzando alcune ditte locali. Con la collaborazione dello Sci Club e della Scuola Sci si sono svolte sulle piste alcune importanti gare a livello nazionale.
· Nel 1999 si è provveduto alla sistemazione definitiva delle reti di protezione lungo diversi tratti di pista per dare maggior sicurezza agli sciatori. La stagione invernale fu caratterizzata da un calo di passaggi sugli impianti dovuto alle cattive condizioni atmosferiche, con scarsità di precipitazioni nevose. Alla luce di quanto sopra di quanto sopra si rese necessaria la costruzione di un ulteriore impianto di innevamento che interessasse tutta la zona alta. A tal proposito fu fissato un incontro con la Giunta Comunale durante il quale si espose il problema e nello stesso incontro il Sindaco propose di accedere ad un finanziamento per la costruzione dell’impianto da “Malon” a “Monte Agudo”, venne suggerito di cercare una soluzione per un’eventuale sostituzione dello skilift “Malon-Pomauria” il quale pochi anni dopo non potrà più adempiere al funzionamento. Il Presidente di Auronzo D’Inverno invitò la Giunta affinché provvedesse all’acquisto di tutti i terreni interessati alle piste e impianti, essendo il Comune proprietario di circa il 70% del comprensorio del Monte Agudo, nonche cercare una soluzione al fabbricato del Rifugio ristorante informando anche della risoluzione del contratto da parte del gestore per l’anno successivo.
·
L’anno 2000 servì a verificare le varie
soluzioni da adottare per l’impianto di innevamento da “Malon Basso” a “Monte
Agudo”, con l’elaborazione del progetto e la preparazione degli incartamenti
necessari per le pratiche del finanziamento. Inoltre nel corso dell’anno
verificò la possibilità di usufruire di una Legge Europea e Regionale “Leader
II” relativamente alla riqualificazione Ambientale dell’Impiantistica e delle
Infrastrutture Turistiche, per la costruzione di un impianto seggioviario in
sostituzione dello skilift “Malon-Pomauria”, avvalendosi della collaborazione
della Comunità Montana del Centro Cadore. Dopo numerose riunioni con la
collaborazione della stessa Comunità Montana e del suo Presidente, la Società
Auronzo D’Inverno assunse l’impegno di incaricare uno studio tecnico
qualificato per l’elaborazione di un progetto di fattibilità delineata in sede di
formulazione del Patto Territoriale identificando le zone del Cadore come
stazioni per il turismo invernale in Auronzo - Misurina e Vigo di Cadore,
geograficamente compresi nel Centro ed Alto Cadore inclusi amministrativamente
nella Comunità Montana Centro Cadore.
· Nel 2001 tramite un finanziamento Regionale si avviò la costruzione dell’impianto di innevamento programmato da “Malon Basso” a “Monte Agudo”, con un bacino di accumulo acqua in zona “Malon”, torre di raffreddamento e sala macchine (impianto separato dall’esistente) usufruendo dell’acqua dello stesso impianto di Taiarezze ma funzionanti disgiuntamente, dopo aver effettuato in quella zona degli appositi sondaggi per la ricerca di eventuali sorgenti ma senza esiti positivi. In seguito a varie riunioni con tecnici e preposti all’impiantistica della progettazione prevista dal “Leader II”, fu nominata un’apposita commissione dando l’avvio al progetto di fattibilità con la zona del Monte Agudo di un impianto di risalita composto da una seggiovia a quattro posti ad agganciamento automatico con partenza da “Taiarezze” ed arrivo a “Malon Basso” ed un altro impianto composto da seggiovia doppia con partenza da “Malon Basso” ed arrivo nei pressi del Rifugio Monte Agudo con conseguente demolizione dei due skilift già esistenti, con la ristrutturazione del Rifugio stesso e la costruzione di uno Skibar in località Taiarezze, di una officina e garage per i mezzi battipista. Per la frazione di Misurina, la Società degli impianti in loco, rinunciò a qualsiasi progettazione, mentre la società esistente nel Comune di Vigo di Cadore presentò la realizzazione di cinque interventi nella zona di Casera Razzo e di Altipiano.
· Ad aprile 2002 l’Auronzo D’Inverno indette, come stabilito dal programma europeo “Leader II” una riunione pubblica invitando tutte le autorità Regionali e Provinciali oltre alle Locali presentando ai vari componenti tecnici il progetto di fattibilità per la riqualificazione Ambientale dell’Impiantistica e delle Infrastrutture Turistiche nel comprensorio di Auronzo – Misurina e Vigo di Cadore “Gal Alto Bellunese” ed alla presenza di un nutrito pubblico furono discusse le varie soluzioni proposte. Nel corso dell’anno fu inoltre richiesta l’autorizzazione alla Società ENEL Distribuzione Spa per una derivazione di acqua dal torrente Ansiei ad uso innevamento programmato.
· A febbraio 2003 la Società, constatata l’approvazione della Regione del Veneto alla richiesta di contributo del 40% a fondo perduto, per la costruzione del nuovo impianto biposto da “Malon Basso” alla sommità, nominò una commissione di esperti i quali si adoperarono a trasmettere la documentazione relativa alle ditte specializzate nella costruzione di tali impianti, se interessati, a far prevenire un’offerta. La Commissione di esperti in seguito a vari incontri tenuti per discutere sulle varie offerte presentate dalle ditte interpellate, presentò al Consiglio di Amministrazione della Società l’offerta migliore fatta da una ditta di Gardolo in provincia di Trento.nel frattempo vennero effettuati dei sopraluoghi nelle zone dotate di impianti analoghi e realizzati dalla stessa ditta. La Società ottenuto il parere favorevole del Comune, disponibile a finanziare la rimanenza della spesa, ordinò alla ditta sopra menzionata la costruzione della seggiovia biposto completa di tappeto di imbarco sciatori ed espresse un sentito ringraziamento ai tecnici della commissione per il lavoro svolto. Nel frattempo si poté contare sull’adesione di 35 proprietari dei terreni interessati al passaggio della nuova seggiovia, con il solo divieto di un proprietario, ricorrendone nonostante la buona volontà da parte della Società ad una pratica di esproprio, la prima eseguita sino d’ora. Si dovette anche ricorrere all’acquisto di altri due cannoni da neve per far fronte, con risultati migliori, all’innevamento delle piste.
· Nella primavera 2004 si iniziarono i lavori di taglio degli alberi, di sbancamento terra necessari alla linea del nuovo impianto seggioviario, alle opere di calcestruzzo ed altro ed ai primi giorni di novembre si è tenta, alla presenza dei tecnici preposti, la visita di ricognizione e di collaudo, risultando lo stesso conforme alle disposizioni tecniche impartite e quindi pronto all’apertura sella stagione invernale. La seggiovia corrisponde ai seguenti dati tecnici (allegato B).
· Nel 2001 tramite un finanziamento Regionale si avviò la costruzione dell’impianto di innevamento programmato da “Malon Basso” a “Monte Agudo”, con un bacino di accumulo acqua in zona “Malon”, torre di raffreddamento e sala macchine (impianto separato dall’esistente) usufruendo dell’acqua dello stesso impianto di Taiarezze ma funzionanti disgiuntamente, dopo aver effettuato in quella zona degli appositi sondaggi per la ricerca di eventuali sorgenti ma senza esiti positivi. In seguito a varie riunioni con tecnici e preposti all’impiantistica della progettazione prevista dal “Leader II”, fu nominata un’apposita commissione dando l’avvio al progetto di fattibilità con la zona del Monte Agudo di un impianto di risalita composto da una seggiovia a quattro posti ad agganciamento automatico con partenza da “Taiarezze” ed arrivo a “Malon Basso” ed un altro impianto composto da seggiovia doppia con partenza da “Malon Basso” ed arrivo nei pressi del Rifugio Monte Agudo con conseguente demolizione dei due skilift già esistenti, con la ristrutturazione del Rifugio stesso e la costruzione di uno Skibar in località Taiarezze, di una officina e garage per i mezzi battipista. Per la frazione di Misurina, la Società degli impianti in loco, rinunciò a qualsiasi progettazione, mentre la società esistente nel Comune di Vigo di Cadore presentò la realizzazione di cinque interventi nella zona di Casera Razzo e di Altipiano.
· Ad aprile 2002 l’Auronzo D’Inverno indette, come stabilito dal programma europeo “Leader II” una riunione pubblica invitando tutte le autorità Regionali e Provinciali oltre alle Locali presentando ai vari componenti tecnici il progetto di fattibilità per la riqualificazione Ambientale dell’Impiantistica e delle Infrastrutture Turistiche nel comprensorio di Auronzo – Misurina e Vigo di Cadore “Gal Alto Bellunese” ed alla presenza di un nutrito pubblico furono discusse le varie soluzioni proposte. Nel corso dell’anno fu inoltre richiesta l’autorizzazione alla Società ENEL Distribuzione Spa per una derivazione di acqua dal torrente Ansiei ad uso innevamento programmato.
· A febbraio 2003 la Società, constatata l’approvazione della Regione del Veneto alla richiesta di contributo del 40% a fondo perduto, per la costruzione del nuovo impianto biposto da “Malon Basso” alla sommità, nominò una commissione di esperti i quali si adoperarono a trasmettere la documentazione relativa alle ditte specializzate nella costruzione di tali impianti, se interessati, a far prevenire un’offerta. La Commissione di esperti in seguito a vari incontri tenuti per discutere sulle varie offerte presentate dalle ditte interpellate, presentò al Consiglio di Amministrazione della Società l’offerta migliore fatta da una ditta di Gardolo in provincia di Trento.nel frattempo vennero effettuati dei sopraluoghi nelle zone dotate di impianti analoghi e realizzati dalla stessa ditta. La Società ottenuto il parere favorevole del Comune, disponibile a finanziare la rimanenza della spesa, ordinò alla ditta sopra menzionata la costruzione della seggiovia biposto completa di tappeto di imbarco sciatori ed espresse un sentito ringraziamento ai tecnici della commissione per il lavoro svolto. Nel frattempo si poté contare sull’adesione di 35 proprietari dei terreni interessati al passaggio della nuova seggiovia, con il solo divieto di un proprietario, ricorrendone nonostante la buona volontà da parte della Società ad una pratica di esproprio, la prima eseguita sino d’ora. Si dovette anche ricorrere all’acquisto di altri due cannoni da neve per far fronte, con risultati migliori, all’innevamento delle piste.
· Nella primavera 2004 si iniziarono i lavori di taglio degli alberi, di sbancamento terra necessari alla linea del nuovo impianto seggioviario, alle opere di calcestruzzo ed altro ed ai primi giorni di novembre si è tenta, alla presenza dei tecnici preposti, la visita di ricognizione e di collaudo, risultando lo stesso conforme alle disposizioni tecniche impartite e quindi pronto all’apertura sella stagione invernale. La seggiovia corrisponde ai seguenti dati tecnici (allegato B).
Nel corso dell’anno si è dovuto provvedere alla revisione generale della seggiovia “Fedo – Pomauria”, mentre si dovette trovare una soluzione definitiva per quanto riguarda la fornitura di acqua all’impianto di innevamento programmato “Malon - Monte Agudo”.
Grazie alla collaborazione con la società con il Comune di Auronzo ed alla concessione di un contributo Regionale a fondo perduto ha progettato e realizzato, con lo scopo di incrementare i passaggi estivi, una slittovia su monorotaia smontabile per la stagione invernale della lunghezza di circa 1200 metri dall’arrivo della seggiovia “Taiarezze – Fedo”.
· Nell’anno 2007 finirono i lavori per la realizzazione della seggiovia quadriposto da “Taiarezze” a “Malon” con l’aiuto di fondi Regionali. In seguito alla nuova seggiovia con arrivo in “Malon” ed alla demolizione dell’impianto con arrivo a “Fedo” si rese necessario allungare il percorso del Fun Bob di circa 1800 metri raggiungendo i 3000 metri complessivi permettendo così alla slittovia di entrare nel primato italiano per la lunghezza.
· Nell’estate 2013 la Seggiovia “Fedo” venne smantellata dopo 25 anni di funzionamento. La stessa Società sta studiando delle possibili piste per ampliare il comprensorio sciistico del Monte Agudo.
Grazie alla collaborazione con la società con il Comune di Auronzo ed alla concessione di un contributo Regionale a fondo perduto ha progettato e realizzato, con lo scopo di incrementare i passaggi estivi, una slittovia su monorotaia smontabile per la stagione invernale della lunghezza di circa 1200 metri dall’arrivo della seggiovia “Taiarezze – Fedo”.
· Nell’anno 2007 finirono i lavori per la realizzazione della seggiovia quadriposto da “Taiarezze” a “Malon” con l’aiuto di fondi Regionali. In seguito alla nuova seggiovia con arrivo in “Malon” ed alla demolizione dell’impianto con arrivo a “Fedo” si rese necessario allungare il percorso del Fun Bob di circa 1800 metri raggiungendo i 3000 metri complessivi permettendo così alla slittovia di entrare nel primato italiano per la lunghezza.
· Nell’estate 2013 la Seggiovia “Fedo” venne smantellata dopo 25 anni di funzionamento. La stessa Società sta studiando delle possibili piste per ampliare il comprensorio sciistico del Monte Agudo.
Caratteristiche generali della Funivia
(Allegato A)
Stazione motrice e tenditrice sia per le funi portanti che per le funi di manovra, a valle, quota s.l.m. della stazione di monte m.1575. | |
Tipo di impianto | Bifune a
vai e vieni |
Stazione di ancoraggio delle portanti e di rinvio della funi di manovra a monte s.l.m. | m. 1575 |
Lunghezza orizzontale | m. 2138 |
Lunghezza sviluppata | m. 2260 |
Dislivello | m. 707 |
Pendenza massima | 60 % |
Sostegni intermedi | n° 1 H 36 m. |
Velocità normale | m/s 8 |
Velocità con motore di riserva | m/s 4 |
Cabine da 15 persone | n. 2 |
Peso cabine a vuoto | KG 650 |
Potenzialità persone /ora | 150 |
Potenza motore elettrico asincrono | CV 71 |
Potenza motore termico | CV 120 |
Funi portanti Ercole D | mm. 31 |
Fune traente superiore D | mm. 18 |
Fune traente inferiore D | mm.16.5 |
Fune di soccorso D | mm. 10.5 |
Scartamento -A valle -A monte -Cavalletto |
m. 3 m. 3.7 m. 5.5 |
Caratteristiche generali della seggiovia Malon-Monte Agudo
(Allegato B)
Funzionamento |
Invernale (sciatori e pedone) ed estivo |
Stazione rinvio e tensione |
A valle (quota fune 1350.71 m. s.l.m.) |
Stazione motrice |
A monte (quota fune 1588.91 m.s.l.m.) |
Lunghezza orizzontale |
m. 914.53 |
Dislivello |
m. 238.20 |
Pendenza media |
% 26.05 |
Lunghezza sviluppata |
m. 959.74 |
sostegni in linea |
n. 11 |
Rulli |
n. 200 D. 360 mm. |
Seggiolini biposto |
n. 114 |
Equidistanza tra seggiolini |
m. 16.83 |
Diametro della fune traente |
mm. 30 |
Esercizio invernale (con motore elettrico c.a. con inverter)
Velocità |
m/s 0-2.8 |
Durata del precorso |
min. 5.43 |
Potenzialità di trasporto |
Persone/h 1200 |
Potenza massima assorbita |
KW 121.7 |
Potenza del motore |
KW 155 |
Esercizio estivo (con motore elettrico c.a. con inverter)
Velocità |
m/s 0-1.5 |
Durata del precorso |
min. 10.40 |
Potenzialità di trasporto |
Persone/h 642 |